Benessere Giovani: in via Rione Battaglia prenderà forma un progetto per ragazzi e ragazze di Carbonara

Arriva in quel di Carbonara un progetto tutto dedicato alle nuove generazioni, denominato “Benessere Giovani”. La proposta è arrivata attraverso un bando regionale indirizzato alle realtà più piccole. Il progetto permetterà ai ragazzi di età compresa tra i 16 e i 35 anni (che non studiano e non lavorano) di poter partecipare ad attività che li introdurranno nel mondo del lavoro. A fare da tramite per loro il Comune, in collaborazione con un’associazione giovanile, che si attiverà per l’iniziativa presso i locali messi a disposizione in via Rione Battaglia: «Abbiamo presentato il progetto e permesso alle diverse associazioni che operano nel sociale di creare un programma che potesse essere affine alle richieste a ai criteri di valutazione della Regione stessa. – ci spiega la segretaria comunale Pina Capasso – E’ stata una vera e propria gara e abbiamo scelto in totale trasparenza, affidandoci all’associazione che meglio di ogni altre ha proposto un progetto concreto e valido». Il centro di via Rione Battaglia diverrà un vero e proprio laboratorio di inclusione sociale, di scambio culturale, di formazione ed educazione. I progetti riguardano attività pratiche come: creazione di un giornale, di un canale radio, di pratica all’interno di una tipografia e di corsi di lingue, verranno poi approvati dalla Regione e successivamente messi in atto sul territorio.

Luana Cosenza
Il Pappagallo, Anno XXI, Numero 372, Marzo 2017, pagina 13

Luci spente in via del Parco: tanti i cittadini partecipanti all’evento

L’ORA DELLA TERRA A CARBONARA

L’Amministrazione Comunale di Carbonara di Nola in collaborazione con i volontari del Servizio Civile Nazionale, ha organizzato l’evento “L’ora della Terra”, aderendo all’iniziativa del WWF Earth Hour. Un gesto simbolico, quello di spegnere le luci per un’ora, per unire i cittadini in una comune volontà di sostegno all’ambiente, per dare al mondo un futuro sostenibile e vincere la sfida del cambiamento climatico. L’evento si è tenuto sabato scorso nella villa comunale in via Del Parco. Numerosa la partecipazione di cittadini che hanno sostenuto l’iniziativa. Dopo aver spento simbolicamente le luci in villa e dato l’avvio al cronometro proiettato simbolicamente sulla fontana della villa, ha scandito i minuti di risparmio energetico regalati alla Terra, fino ad arrivare al “60+” simbolo dell’evento. La serata è stata allietata da musica, buffet a lume di candela offerto dall’Amministrazione comunale, video e fuochi d’artificio. La serata si è conclusa con un simbolico lancio di lanterne per festeggiare l’evento. 
Carbonara di Nola ha deciso di mobilitarsi per i giovani e le future generazioni che hanno il diritto di ricevere in eredità un mondo pieno di vita e che non sia condannato a cambiamenti climatici catastrofici. L’evento è stata la dimostrazione che insieme si può fare la differenza.

Il Pappagallo, Anno XXI, Numero 372, Marzo 2017, pagina 13

Preservativi sparsi in villa comunale: a Carbonara di Nola monta la polemica

«Dove noi ragazze e bambini possiamo passare il tempo libero?»: urgono provvedimenti

Facebook è ormai diventata l’ultima possibilità che hanno le persone per far sentire il proprio disappunto, visto che spesso chi dovrebbe ascoltare non lo fa. Non è passata inosservata la foto di due preservativi usati, buttati all’interno della villa comunale di Carbonara di Nola, pubblicata da una giovane ragazzina sul noto social, accompagnata da una domanda: «Qualcuno mi può dire dove noi ragazze e bambini dobbiamo passare il nostro tempo libero?» Sarà che con la primavera sbocciano nuovi amori; sarà che la villa comunale è un luogo dove è facile incontrarsi; sarà che ormai è normale farlo a pochi metri dalla case. Qualunque cosa sia, nelle ultime settimane non sono mancate le polemiche e l’insoddisfazione nei confronti di chi permette che un luogo nato come punto di ritrovo per famiglie, bambini e giovani, diventi qualcosa di diverso. Un luogo simbolo della piccola cittadina che è diventato l’alcova preferito dalle coppiette. La facilità di accesso nell’area, nonostante i cancelli chiusi, l’illuminazione carente, il mancato controllo serale e notturno, garantiscono la tutela della privacy, come il mitico parco dell’amore cantato da Tony Tammaro, ma qui non servono giornali e neanche la centoventisette blu.

Il Pappagallo, Anno XXI, Numero 372, Marzo 2017, pagina 13 

Tutela del territorio con più Comuni: arriva il “nulla osta” di Carbonara

Anche il Comune di Carbonara di Nola ha offerto il suo “nulla osta” per avvalorare il trasferimento della sede del C.O.M. 11 presso il centro di aggregazione giovanile O’ Giò di via Lauri a Palma Campania. Come è noto, l’organismo territoriale riguarda la tutela e la salvaguardia della popolazione e, nello specifico, il C.O.M. 11 fu istituito nell’ormai lontano 2005 accorpando i Comuni di Palma Campania, San Gennaro Vesuviano, Poggiomarino e Striano (con San Gennaro Vesuviano quale Comune capofila). Ora, visto che Carbonara di Nola, per eventi emergenziali di particolare rilevanza si prevede l’attivazione da parte del Prefetto dei Centri Operativi Misti (C.O.M.) incaricati del coordinamento delle attività di emergenza riguardanti un ambito territoriale composto da più comuni e del Centro Coordinamento Soccorsi (C.C.S.), anche il governo del piccolo paese montano è interessato in tal senso.

Il Pappagallo, Anno XXI, Numero 371, Marzo 2017, pagina 13

Una Maggioranza ridotta e un’Opposizione silenziosa

L’analisi del momento politico vissuto nel paese collinare, giunti nella seconda ed ultima parte del mandato

C’è un silenzio sul fronte politico, a Carbonara di Nola, che potrebbe presto essere interrotto dai nuovi sviluppi che interessano le vicende locali, anche e soprattutto alla luce dell’insediamento nel consiglio di Napoli Città Metropolitana del consigliere locale Giovanni Varchetta. Dall’inizio di questo percorso amministrativo ad oggi, cioè dalle elezioni del mese di maggio del 2014, quando alla guida del paese gli elettori scelsero il team guidato dall’attuale sindaco Michele Paradiso, ne sono successe di cose e non tutto è filato liscio nell’ambito della compagine di governo. Oltre ai traguardi da raggiungere nella sfera strettamente amministrativa e della “cosa pubblica”, sono stati i rapporti tra i componenti della Maggioranza ad essersi incrinati nel corso del tempo: si ricorderà anzitutto l’uscita dalla Maggioranza dello stesso Varchetta, che insieme all’altro consigliere Pasquale Simonetti, rappresenta al momento un’opposizione “interna” allo stesso gruppo di Paradiso, in seno al consiglio comunale. Una situazione che ha visto il governo procedere dritto per la sua strada, ma con l’evidente difficoltà di dover riorganizzare le fila interne per riuscire a procedere senza intoppi lungo il cammino, che si completerà naturalmente entro la primavera del 2019. Ma a due anni da questa scadenza viene anche da chiedersi quale sia, al momento, il ruolo dell’Opposizione in seno al consiglio comunale, considerato che il team della Minoranza, composto da Iannicelli, Carrella e Prevete non ha dato particolari segnali di sollecitazione e di pungolo rispetto a quella che è stata l’attività della classe dirigente carbonarese. Uno stato di cose che invita a pensare ed a riflettere su quelle che potranno essere in futuro le “alleanze” nell’ottica della nuova sfida elettorale del 2019, con Carbonara di Nola che sembra ormai destinata a vivere in questo stato di “calma apparente” il resto del mandato amministrativo attuale. Staremo a vedere se sarà veramente così o se emergeranno nuovi elementi di analisi lungo il cammino.

Il Pappagallo, Anno XXI, Numero 371, Marzo 2017, pagina 13

Alla scoperta delle tradizioni di Carbonara: il bar Eden serve il caffè da oltre cento anni

“Quattro generazioni per un caffè”. Suona come uno spot pubblicitario ma a conti fatti il bar Eden è in piazza Municipio a Carbonara da più di 100 anni. Attestata in documenti ufficiali la sua presenza già prima del 1913, l’attività fu iniziata dai coniugi Carmine Del Genio e Gelsomina. Poi arrivò la prima guerra mondiale e Carmine partì per il fronte. Pur facendo ritorno a casa, morì nel 1919 per complicazioni dovute al servizio prestato per la Patria. L’attività fu continuata da sua moglie, “Gisummina”, fino a quando i suoi figli divennero adulti e la ereditarono. Fu sua figlia Marianna detta “Nanninella” che insieme al marito Nicola prese in mano le redini del bar e attraversò indenne la seconda guerra mondiale e tutte le difficoltà economiche degli anni ’50 del ‘900. A quel tempo si chiamava Bar Del Genio. Poi l’economia migliorò e iniziò a dare un’occasione a tutti, e negli anni ’60 l’attività passò alla figlia di Nannina, Gemma, che insieme al marito Pasquale l’ha traghettata fino agli anni 2000. Ultimo della serie Elio, figlio della signora Gemma, che ormai ne ha fatto la sua attività principale, nonostante le difficoltà che si incontrano nei piccoli paesini, che subiscono la concorrenza impari dei grandi locali, oggi lounge bar, presenti nei paesi vicini, che offrono un richiamo più accattivante per i giovani ma che a volte durano pochissimi anni. Qui invece, in piazza, se ti siedi hai di fronte la cinquecentesca chiesa dell’Annunziata, il Municipio, tre dei palazzi più antichi di Carbo-nara. Fu proprio dal palazzo che ospita i locali del bar, che da uno dei balconi al primo piano, fu fatto ascoltare dalla radio il proclama di entrata in guerra di Mussolini. In questa piazza dove un tempo i contadini vendevano i prodotti della propria terra e dove i carbonaresi s’incontrano per bere un caffè, a settembre si festeggia San Michele, festa molto sentita dalla cittadinanza. Negli anni il bar ha cambiato ubicazione, spostandosi dal palazzo Sorrentini al palazzo Sorrentino, dove una volta c’era l’ufficio postale, e nome, ma è sempre stato qui, in piazza, tra politica e popolo, feste ed eventi tristi. Più di 100 anni di Storia. Adesso non ci resta che entrare e prenderci un bel caffè. 

Pietro Damiano
Il Pappagallo, anno XXI, numero 370, marzo 2017, pagina 13

Varchetta entra nella Città Metropolitana

Le dimissioni di Pentoriero a Melito “liberano” il seggio del Pd, che verrà occupato dal politico di Carbonara

Per la prima volta nella sua storia, il piccolo paese di Carbonara di Nola avrà un proprio consigliere in un organismo amministrativo superiore a quello dell’ente municipale. Stiamo parlando di Giovanni Varchetta, che a giorni diventerà a tutti gli effetti un membro del consiglio della Città Metropolitana di Napoli. Il professionista si era candidato, lo scorso mese di ottobre, nella lista del Partito Democratico ed aveva soltanto sfiorato l’elezione, risultando il primo dei non eletti della sua compagine. Ma, a distanza di quattro mesi, si registrato un colpo di scena: Agostino Pentoriero, consigliere comunale di Melito, ha l’altra settimana perso automaticamente il seggio in Città Metropolitana in quanto la sua Amministrazione Comunale è stata sfiduciata da un documento, sottoscritto dallo stesso Pentoriero e da altri dodici consiglieri, che ha determinato la decadenza del sindaco di Melito, Venanzio Carpentieri. Difatti, Pentoriero – approdato nel consiglio della Città Metropolitana di Napoli a seguito dell’elezione conquistata lo scorso autunno, sempre con la lista del Pd – deve formalizzare le sue dimissioni, in quanto non è più consigliere presso il suo Comune. Di riflesso, il primo consiglio utile del massimo organismo istituzionale partenopeo, che si dovrebbe tenere proprio in questo mese di marzo, sancirà ufficialmente la “surroga” con l’uscita di scena di Pentoriero e l’ingresso a tutti gli effetti tra i seggi del parlamentino della Città Metropolitana di Giovanni Varchetta. La sua ascesa, tra le altre cose, oltre a determinare dei vantaggi oggettivi per l’intera area nolana e vesuviana, in quanto rappresentante del nostro territorio, andrà interpretata adeguatamente anche nell’ottica della sfera locale carbonarese, tenuto conto che sono mesi ormai che Varchetta, insieme all’altro consigliere Simonetti, è fuoriuscito dalla Maggioranza retta dal sindaco Michele Paradiso, compagine con la quale è in aperta rottura, pur se i due componenti (Varchetta e Simonetti) non sono da considerarsi neppure a tutti gli effetti dei membri della Minoranza, con la quale restano intatte le divergenze di vedute sul piano politico ed amministrativo locale.

Il Pappagallo, anno XXI, numero 370, marzo 2017, pagina 13