Chiusa fabbrica di bengalesi: all'interno clandestini e sporcizia, multe per mezzo milione

Nuova operazione contro il lavoro irregolare. I carabinieri della stazione di Carbonara di Nola, insieme ai colleghi del gruppo carabinieri tutela lavoro di Napoli ed agli ispettori dell’Inps di Nola, hanno sottoposto a controlli un opificio tessile in via Frauleto, a Palma Campania, proprietà di un 35enne del Bangladesh.
Sul posto, oltre al titolare, sono stati trovati 17 lavoratori del Bangladesh (13 dei quali non inquadrati e 9 dei quali, addirittura, privi di permesso di soggiorno e di documenti d'identità). Nell’opificio veniveno commesse, inoltre, numerose violazioni riguardanti la salute e la sicurezza dei lavoratori, nonché l’igiene sui luoghi di lavoro.
Ma non è tutto. È stato ravvisato, infatti, il mancato aggiornamento e tenuta dei registri di carico e scarico dei rifiuti speciali, derivanti dalle lavorazioni e gestione di rifiuti non autorizzata. Per le citate violazioni sono state comminate sanzioni per 482.962 euro. In relazione agli operai “a nero”, invece, multe per 50.700 euro, con contestuale sospensione dell'attività.
Palma Campania - Il Fatto Vesuviano - 28/01/2014

Usura, al via processo contro commerciante

Le associazioni si sono costituite parte civile al processo che ha come imputato un 48enne di Palma Campania, accusato di avere incassato da due donne più di 30mila euro.
È iniziato presso il collegio “D” della sezione penale del tribunale di Nola il dibattimento del processo che vede imputato G.C., commerciante di Palma Campania con attività a Carbonara di Nola, accusato di usura nei confronti di due donne, residenti in un Comune dell’area nolana.
L’uomo, di 48 anni, è accusato di essersi fatto “promettere e dare interessi ed altri vantaggi usurari a fronte di prestiti di somme di denaro”. Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, la somma incassata dal 48enne supera i 30mila euro. I soldi sono stati incassati nel corso di due anni, dal 2005 al 2006: continue richieste di denaro, fino a quando le due donne non hanno deciso di denunciare tutto e fermare il disegno criminoso dell’uomo.
Fondamentale, in questo senso, è stata la volontà delle due donne di rivolgersi a due associazioni note per l’attività di tutela dei consumatori e delle vittime di usura: il Centro per i Diritti del Cittadino, Codici Campania, e il Coordinamento napoletano Antiusura. Le due associazioni si sono costituite parte civile nel processo e sono rappresentate dall’avvocato Giuseppe Ambrosio. Ieri, dunque, l’inizio del dibattimento: il processo è stato aggiornato al 28 aprile per l’esame delle parti offese.
Il Mediano.it - 

Tentata rapina all'ufficio postale di Carbonara di Nola

Carbonara di Nola - Stamattina, poco prima delle 8:00, due persone, arrivate a bordo di un auto, hanno cercato di fare irruzione nei locali dell'ufficio postale in Piazza Municipio per rapinarlo. Grazie alla prontezza degli impiegati, che hanno lanciato immediatamente l'allarme, i due si sono allontanati a forte velocità con la propria auto. Immediato l'intervento di Carabinieri della locale stazione.

20/01/2014

Elezioni amministrative 2014: cittadini alle urne

Si cambia (forse)

Sedici i comuni della provincia di Napoli che andranno al voto nella primavera 2014: Anacapri, Capri, Carbonara di Nola, Casalnuovo di Napoli, Comiziano, Gragnano, Liveri, Marigliano, Meta, Nola, Pompei, Roccarainola, San Gennaro Vesuviano, Santa Maria la Carità, Sant’Antonio Abate e Striano.
Quante le riconferme e quante le novità?

Stanati lavoratori in nero

Napoli, trovati 12 lavoratori in nero in opificio: denunciato titolare e sequestrata attivita'

Napoli, 17 gen. - (Adnkronos) - I carabinieri della Stazione di Carbonara di Nola hanno fatto irruzione in un opificio in via Torre di Palma Campania dove sospettavano vi fossero lavoratori in nero, subito dopo, in collaborazione con personale dell'Asl Na/3 sud - Servizio igiene e medicina del lavoro e della Direzione Provinciale del lavoro di Napoli, hanno sottoposto a ispezione l'attività produttiva.
Sul posto sono stati trovati 12 lavoratori del Bangladesh irregolari ed e' scattata la denuncia per il titolare, un imprenditore 60enne originario dell'India ma residente a Palma Campania, già noto alle forze dell'ordine per reati specifici. Il titolare, inoltre, non era in possesso della documentazione comprovante il regolare smaltimento dei rifiuti derivanti dalla produzione di tessuti.
Nell'opificio non erano osservate le misure previste per la salute e per la sicurezza sui luoghi di lavoro, motivi per i quali l'opificio e' stato sottoposto a sequestro preventivo. La posizione dei 12 lavoratori irregolari e' ancora in via di accertamento.