Detenzione di armi illegali: in manette un 43enne

17 marzo 2009 - Un blitz in piena regola quello che hanno effettuato i carabinieri di Carbonara di Nola agli ordini del Maresciallo Massimo Grimaldi ieri mattina alle prime luci dell'alba. Sirene spiegate per un arresto che mette un freno alla dilagante criminalità del territorio ma che soprattutto inizia a fa crollare i castelli di illegalità nella cittadina ottavianese, dove sempre più emergono scenari incontrollabili a beneficio della imperante camorra.

Circa un mese fa era stato sequestrato un arsenale, dopo non meno di dieci giorni altre armi vengono trovate nel corso di una perquisizione ed ora la scena si ripete. Un escalation di arresti e controlli che si stanno intensificando in questi giorni, era infatti da tempo che i militari monitoravano l'intero zona fino al blitz di ieri mattina.

Erano le ore 04,30, quando i carabinieri sono entrati in azione. Camionette e autovetture militari, a bordo gli uomini della benemerita e cani cinofili, cosi si sono presentati alla porta di Francesco Annunziata residente in una traversa di via Cazzulli, dove abitava con le moglie e i suoi due figli minorenni. Pochi istanti bastano per buttar giù la porta ed iniziare la perquisizione.

Si passa al setaccio l'intero appartamento, si cerca in ogni angolo della casa. Annunziata era noto nell'aerea vesuviana per la sua azienda di trasporti la Spiditrans, la ditta di import ed export era una delle più conosciute della Campania e vantava un vasto giro di clienti. Dopo aver perquisito l'appartamento i carabinieri si sono diretti con Annunziata presso il suo deposito a Palma Campania e li il bottino.

Un piccolo arsenale, è stata la sorpresa riservata ai militari. Due pistole erano celate dietro alcuni armadi individuati solo grazie ad un accurata e minuziosa attività di perquisizione. Le due pistole modello Smith&Wesson calibro 3,57 erano già cariche di sei colpi e quindi pronte per l'uso. Insieme ad esse numerose le munizioni ritrovate all'interno di uno scatolo deposto con cura dietro i due armadi.

Un luogo un po' insolito e sicuramente poco sicuro, per questo l'ipotesi varata dagli investigatori è che Annunziata le prelevava spesso dal nascondiglio, probabilmente per portarle con se o per usi intimidatori, ma la pista da seguire è sicuramente nel perché il 43enne fosse in possesso di armi illegali.

Annunziata infatti, era già noto alle forze dell'ordine per una serie di precedenti e spesso era stato fermato per controlli trovandosi in compagnia di esponenti della camorra locale,inoltre lo stesso deposito dove sono state trovate le armi già qualche anno fa era finito sotto inchiesta per abusivismo edilizio. Le armi ed il relativo munizionamento sono stati sequestrati per essere successivamente sottoposti alle verifiche di laboratorio presso il R.I.S. di Roma, saranno gli accertamenti tecnici e balistici nei laboratori a definire il loro eventuale utilizzo, di recente o in passato, in raid o fatti di sangue.

Ai carabinieri, Francesco Annunziata non ha voluto spiegare i motivi del possesso delle armi, probabilmente lo dirà al giudice davanti al quale sarà chiamato a comparire per difendersi dalla grave accusa di detenzione e porto illegale di armi e munizioni. Arrestato è stato condotto alla casa circondariale di Poggioreale.

Giovanna Salvati - Insomma.it

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